Storia

Nella nostra storia c’è scritta anche la tua

Quella di Banco Marchigiano è una storia lunga più di un secolo: dalla Rivoluzione Industriale di fine ‘800 agli stravolgimenti politici e sociali del ventesimo secolo, fino alle nuove sfide del millennio appena iniziato.

1898 – 1901
 

La nascita

Nel 1898 vide la luce la Cassa Operaia di Depositi e Prestiti di Montecosaro, mentre nel 1901 la Cassa Rurale ed Artigiana di Civitanova Marche. Quest’ultima non superò indenne il periodo fascista e nel 1931 non risultava più iscritta agli albi ufficiali. Essa fu poi ricostituita il 30 maggio 1955.

1971

La fusione

Viene siglata la fusione tra le due Casse Rurali ed Artigiane per dare origine all’ attuale Istituto sotto la denominazione di Cassa Rurale ed Artigiana di Civitanova Marche e Montecosaro. Da allora la Banca, pur con i vincoli imposti dalla legislazione all’epoca vigente (l’abrogato Testo Unico delle leggi sull’ordinamento delle Casse Rurali ed Artigiane del 1937), è cresciuta insieme alle comunità locali, mantenendo fede alle sue caratteristiche peculiari ispirate alla mutualità ed alla cooperazione, senza peraltro perdere di vista l’esigenza di rinnovamento e di ammodernamento, per essere in grado di fornire una più incisiva e qualificata azione a favore dei soci e della collettività.

1992

La sede

La Banca effettua un importante investimento con lo spostamento della Sede Centrale da Piazza XX Settembre a Viale Matteotti. Nel 2001 la sede di viale Matteotti viene ampliata con l’apertura di un’ala nuova dell’edificio che prevede il primo sportello Drive-In delle Marche e un’elegante Sala Conferenze.

1993-1995

La legge bancaria

La Riforma del Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (Decreto Leg.vo 1° settembre 1993 n. 385) ha profondamente innovato la disciplina delle banche del nostro Paese e, in maniera ancora più incisiva, quella delle Casse Rurali ed Artigiane, ora Banche di Credito Cooperativo. In sintonia con l’ordinamento comunitario, la nuova legge bancaria si è ispirata ad una nuova filosofia improntata alla despecializzazione istituzionale, temporale ed operativa degli istituti di credito, alla libera concorrenza fra le banche, sia italiane che estere, alla trasparenza, alla sana e prudente gestione e alla stabilità globale dell’ intero sistema. In sintesi, essa persegue le finalità di “banca universale” in un’ ottica di liberalizzazione dell’attività imprenditoriale e di esaltazione della libera concorrenza del mercato.
Nel 1995 l’assemblea dei soci, approva il nuovo dettato statutario, recependo tutte le novità introdotte dal Testo Unico del 1993 dando concreta attuazione alla nuova disciplina. In particolare, viene adottata l’attuale denominazione sociale, vengono eliminati tutti i vincoli operativi non più compatibili con le norme del nuovo Testo Unico, vengono rafforzati i legami con i soci e viene aumentato il valore nominale delle azioni da 5.000 lire a 20.000 lire, introducendo il principio della rivalutazione del capitale con gli utili netti annuali, nei limiti delle previsioni di legge.

1996

Lo sviluppo

L’Assemblea Straordinaria dei Soci delibera l’istituzione della sede distaccata di Fermo (diventata poi Filiale di Campiglione di Fermo in seguito all’Assemblea dei Soci del 2008) che consente di acquisire nuove ed importanti aree di mercato nella contigua provincia di Ascoli Piceno garantendo uno sbocco operativo allo sviluppo aziendale.

1998-2009

La crescita

La BCC di Civitanova Marche e Montecosaro si presenta ben inserita nel bacino di utenza costituito dai Comuni della provincia di Macerata, ma non lo è altrettanto nei comuni più a sud che gravitano sul territorio del fermano, dove l’unico sportello presente è la sede distaccata di Fermo. La Banca, pertanto, apre nuove Filiali a Montegiorgio (ottobre 1998), a Porto San Giorgio (ottobre 2000) e a Porto Sant’Elpidio (dicembre 2002).

Alla crescita dell’articolazione territoriale degli ultimi anni fa seguito un ampliamento della presenza anche nel territorio maceratese con l’apertura di nuove filiali a Monte San Giusto (giugno 2002), a Civitanova Marche (dicembre 2003) e a Macerata (maggio 2004).

Con la nascita della nuova Provincia di Fermo, la Banca apre una nuova filiale a Fermo città nel 2006. Inoltre  in questi ultimi anni la Banca ha provveduto alla ristrutturazione e all’ampliamento delle filiali storiche di Montecosaro Alto (2006) e di Montecosaro Scalo (2008).

La Filiale n. 2 di Civitanova Marche viene trasferita presso i nuovi locali di via Martiri di Belfiore (settembre 2009).

2010-2013

I riconoscimenti

È stato pubblicato il primo numero del giornalino “BCC News”.
La Direzione Generale della Banca viene assunta da Giampiero Colacito affiancato dal Vice Direttore Generale Fabio Di Crescenzo.

Nel 2011 viene redatto il primo Bilancio Sociale e di Missione della Banca.

Nel 2012 la Banca ha conseguito il riconoscimento di “Impresa Storica” con la conseguente iscrizione nel Registro Nazionale delle Imprese Storiche.

Nel 2013 importante riconoscimento della stampa nazionale: “L’Atlante delle Banche Leader 2013” di Milano Finanza pone la Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro tra le migliori Banche di piccole dimensioni d’Italia.
Nel mese di novembre la Banca ha superato la periodica verifica di ricertificazione del Sistema Qualità.

2014-2015

Le modifiche

Modifica del modello organizzativo della Banca con lo scopo di massimizzare i meccanismi di effettiva collaborazione tra le aree e le funzioni e dare una maggiore spinta commerciale.
Riforma del sistema dei Controlli Interni in ottemperanza delle disposizioni introdotte su tale materia dalla Circolare 263/2006 di Banca d’Italia.

Le attività di istruttoria dei fidi di competenza della Direzione Generale, del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo, vengono assegnate alla struttura centrale sollevando contestualmente le strutture di rete da tali incombenze.
Viene sviluppato il “Progetto Gesbank Evolution”, un aggiornamento del precedente sistema informatico.

2017-2020

Riforma del Credito Cooperativo

Il Consiglio di Amministrazione delibera la nomina a Direttore Generale del Dott. Marco Moreschi, con decorrenza 19 luglio 2017. Coerentemente con la scelta già operata a livello di Gruppo Bancario Cooperativo (adesione al costituendo Gruppo Cassa Centrale Banca), la Banca, a giugno del 2017, migra i servizi informatici ed amministrativi a Servizi Bancari Associati Spa di Cuneo (SBA).  Nel mese di ottobre 2017 il Consiglio di Amministrazione della Banca approva per il 2018, un progetto di sostanziale revisione della struttura organizzativa e del modello distributivo.

La Banca attua la sostanziale revisione degli assetti organizzativi e del nuovo modello distributivo. Avvia il percorso di crescita dimensionale aprendo a luglio le filiali di Castelfidardo, Osimo e Loreto e realizzando, con decorrenza 15 dicembre 2018, la fusione con Banca Suasa Credito Cooperativo (deliberata dall’assemblea dei soci dell’11/11/2018). La denominazione sociale della Banca risultante dall’aggregazione è “Banco Marchigiano Credito Cooperativo”.

Nasce il Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca a cui la nostra Banca aderisce.
Viene organizzato allo Sferisterio di Macerata un concerto/spettacolo di e con Roberto Vecchioni dal titolo “Il Banco Marchigiano ascolta l’Infinito” dedicato esclusivamente ai Soci della Banca.

Il processo di ampliamento della presenza del Banco Marchigiano sul territorio regionale prosegue con l’apertura della nuova Filiale di Ancona.
Contestualmente continua il restyling delle Filiali con il completamento dei lavori di ristrutturazione della Sede di Civitanova Marche e della Filiale di Campiglione di Fermo .

2021

Banco Marchigiano

Il 1° novembre la Banca aderisce a Federcasse, la Federazione italiana delle banche di credito cooperativo – casse rurali ed artigiane.
Il 1° ottobre 2021 diventa efficace giuridicamente la fusione per incorporazione di Banca del Gran Sasso d’Italia in Banco Marchigiano (deliberata dall’assemblea dei soci in data 30/07/2021). Un’unica banca che, con la sua solidità, si pone al servizio di un vasto territorio che, dalle sponde dell’Adriatico, si spinge fino ai monti dell’appennino abruzzese. Il nuovo Istituto di Credito ha 28 filiali ed un’area di competenza di ben 119 comuni.